venerdì 3 giugno 2016

Lo stemma giunge in Sardegna alla metà del Trecento, durante la conquista aragonese, come sigillo della cancelleria reale, ma dopo la formazione del Regno di Spagna nel 1479 si lega fortemente al Regno di Sardegna. Lo stemma resta in uso fino all’adozione del tricolore italiano come bandiera nazionale.
Dopo la proclamazione della Repubblica ed il riconoscimento dell’autonomia regionale, la Sardegna si riappropria dello stemma, approvato dal Consiglio regionale nel 1950 e concesso, come da prassi, con un decreto del Presidente della Repubblica il 5 luglio 1952.
Lo stemma conosce numerose varianti che riguardano i tratti somatici dei mori, da negroidi a mediterranei, la presenza della benda, talvolta figurata come una corona, e la sua posizione sulla fronte o sugli occhi, la direzione del viso. Il gusto dell’epoca ha poi determinato la forma e la decorazione dello scudo.

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